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Ponti termici : come trattarli per migliorare l’isolamento della tua casa ?
Ponti termici : trattarli per isolare meglio la vostra casa
Il concetto di ponte termico è essenziale per controllare la prestazione energetica di una casa ed evitare dispersioni di calore. Ecco in poche righe le chiavi per comprendere meglio di cosa si tratta, le sue conseguenze sull’isolamento e sul comfort, ma anche le diverse tecniche che permettono di trattarle ed evitarle.

Cosa è un ponte termico ?
Un ponte termico è un’area dell’involucro edilizio che presenta una variazione della resistenza termica, vale a dire dove l’isolamento è indebolito, inesistente o addirittura discontinuo, abbassando quindi localmente la temperatura interna. Questa zona può essere lineare o puntuale e spesso si trova in luoghi di cambiamento strutturale o di cambiamento del materiale.
Nel quadro di una diagnostica dell’isolamento, l’identificazione dei ponti termici può essere effettuata con precisione mediante termografia con telecamera a infrarossi.
Il existe 2 principaux types de ponts thermiques :
- I più comuni, detti ponti termici di collegamento o lineari, si trovano agli angoli dell’edificio. Sono dovuti al fatto che la soletta interrompe l’isolamento e si trovano nel punto di giunzione di un solaio o di un muro di taglio con il muro esterno, il tetto o il balcone. Si possono trovare anche lungo i bordi della falegnameria, sulle soglie di porte e finestre, sui binari e sui montanti di un telaio in cartongesso.
- I ponti termici integrati o puntuali sono causati dalla presenza di telai o elementi metallici di fissaggio che attraversano i sistemi di isolamento. Si tratta, ad esempio, dei fissaggi metallici di un rivestimento isolante interno di un isolante di tipo SARKING, dei tasselli di fissaggio dell’isolamento esterno nelle pareti, di un’uscita incrociata in un tetto o in una parete come una canalina o un passaggio di una condotta, i binari e i montanti di un telaio in cartongesso o anche gli spazi isolanti sulle travi di un pavimento.


Bene a sapersi :
Per la casa con struttura in legno i ponti sono legati agli incroci dei telai e alla presenza di telai nelle pareti.
Conseguenze dei ponti termici
Per una casa costruita da più di 20 anni, i ponti termici possono rappresentare, secondo il suo livello di isolamento, dal 5 al 20 % delle dispersioni energetiche complessive. Paradossalmente, più la vostra casa è (apparentemente) ben isolata, maggiore sarà l’impatto dei ponti termici sulla perdita di calore. Da qui l’importanza di trattarli bene, per un isolamento termico ottimale.
In generale, non tenere conto dei ponti termici in fase di costruzione o ristrutturazione penalizzerà gravemente il confort termico ed il risparmio energetico attesi, con le seguenti conseguenze :
- Perdite di calore
I ponti termici creano un flusso di calore dalla zona più calda della casa a quella più fredda, determinando un abbassamento della temperatura interna e una notevole perdita di calore.
- Problemi di umidità
Lo sbalzo di temperatura favorirà la condensazione del vapore acqueo : l’umidità presente nell’aria sotto forma di gas si trova in goccioline sulle superfici fredde di pareti e soffitti. Può portare alla formazione di muffe, dannose per la qualità dell’aria e per la salute. In questo caso è quindi necessario prestare attenzione a mantenere un buon livello di ventilazione. Perché questi problemi possono portare, nel tempo, al deterioramento dei materiali di rivestimento o della struttura. - Effetto pareti fredde
I ponti termici possono anche causare sensazioni di freddo, chiamate « pareti fredde ». Questo disagio è avvertito dalle persone sensibili o non sufficientemente vestite nonostante una temperatura ambientale apparentemente corretta, come quella avvertita davanti ad una finestra poco isolata.
Le soluzioni per il trattamento dei ponti termici
I ponti termici possono essere più o meno numerosi ed importanti a seconda della struttura dell’edificio, della sua architettura e della sua qualità costruttiva. Ciò comporterà l’attenzione ai possibili difetti di installazione (discontinuità dell’isolamento nelle giunzioni delle pareti) o di progettazione del prodotto (soglie di porte o davanzali non isolati). Ad esempio, ci preoccuperemo del collegamento tra i muri esterni e il piano inferiore, sia esso a terra o in un seminterrato non riscaldato.
- Nel nuovo come nelle ristrutturazioni, l’isolamento termico dall’esterno è la migliore soluzioni per eliminare la maggior parte dei ponti termici e assicurare la continuità dell’isolamento. Alcuni ponti termici, come la giunzione pavimento/parete o il balcone, richiederanno l’aggiunta di un isolamento aggiuntivo. Dovranno essere presi in considerazione anche supporti specifici per isolare il perimetro della falegnameria.
- Nel caso di un isolamento termico dall’interno, il rischio di ponti termici è alto, speceialmente per certe zone sensibili chiamate « punti singoli ». Porremo qundi un’attenzione particoalre a : – agli angoli dell’edificio
– alle giunzioni tra balconi, finestre da tetto o cassonetti per tapparelle avvolgibili. – alle giunzioni tra solai (di base o intermedi) e i muri esterni
– alle giunzioni tra i muri di partizione e i muri esterni

La soluzione degli interruttori di ponti termici
La soluzione di isolamento termico più efficace per evitare il rischio di ponti su queste zone murarie è l’utilizzo dei cosiddetti interruttori termici . Concretamente si tratta di posizionare un elemento isolante in corrispondenza del punto singolo in modo da garantire la perfetta continuità dell’isolamento. Ad esempio, posizioneremo un interruttore per ponte termico all’estremità della soletta di cemento che collega il muro esterno al pavimento.
L’isolante che costituisce l’interruttore termico può essere lana minerale, polistirolo (PSE), vetro cellulare, schiuma poliuretanica, ecc., e la sua forma varia a seconda del collegamento da trattare (solaio/facciata, solaio/balcone, solaio/condizionatore, ecc.) e della tipologia di struttura.
L’interruttore termico avrà l’effetto di rallentare il flusso di calore tra l’interno e l’esterno e di mantenere la superficie interna della parete ad una temperatura corretta (ad esempio tra circa 15°C e -4°C all’esterno), riducendo così la differenza di temperatura con l’aria ambiente. Garantisce così un miglior comfort ed evita problemi di condensa.

La soluzione dei blocchi isolanti
Possibile alternativa agli interruttori termici, i pannelli isolanti sono generalmente posizionati in corrispondenza delle giunzioni tra pareti esterne e solai (bassi o intermedi).
I blocchi isolanti sono spesso realizzati con lo stesso materiale delle pareti strutturali dell’edificio : mattoni in terracotta, blocchi di cemento/elementi di cemento o cemento cellulare.
Per isolarli, si ricorre a 2 tecniche :
- Le celle del mattone o del blocco sono riempite di isolante
- La faccia interna della struttura è ricoperta da una striscia di isolamento in poliuretano o polistirene da 2 a 4 cm.
Se la strisci isolante costituisce una soluzione economica e semplice da realizzare, la sua efficacia nel contrastare i ponti termici si rivela meno efficace di quella degli interruttori termici.
